Trovare la causa non basta! Lavoreremo attivamente sul presente, focalizzandoci sul problema e sulle dinamiche che lo mantengono in vita.
Romperemo la circolarità che mantiene in vita e alimenta la tua situazione. Ti darò gli strumenti per apportare cambiamenti positivi che ti porteranno alla completa soluzione della tua problematica.
Potrai ristabilire il tuo benessere psico-fisico, ripristinare l'autonomia e migliorare la capacità di affrontare i problemi affinché i sintomi non si ripresentino.
Solo poche sedute entro le quali potrai vedere cambiamenti positivi o risolvere definitivamente il tuo problema.
L’ansia non è un nemico da combattere, è salutare e utile a fare le cose con consapevolezza e attenzione. L’ansia ci salva dai pericoli e ci aiuta ad affrontare al meglio le sfide. A volte le paure si sommano o comunque diventano più importanti e generano ansia o stress. Il lavoro qui, prima che il problema si trasformi in altro come per esempio fobie, deve essere quello di ristabilire un sano rapporto con l’ansia funzionale e togliere quella in eccesso.
L’attacco di panico, da non confondere con l’angoscia, si manifesta con una sensazione di immobilità, parestesia, sudorazione, tremori, vomito, nausea, fatica a respirare, tachicardia ecc. Di solito la persona ne vive alcuni e poi vive nel terrore di poterli rivivere. Nel tentativo di non avere altri attacchi di panico evita, chiede aiuto, socializza e si organizza. Un intervento specifico volto ad interrompere le tentate soluzionibe a dare altri strumenti permetterà di gestire e d eliminarlo definitivamente.
Le fobie racchiudono una serie di paure incontrollate che la persona ha la percezione di non avere più appunto sotto il proprio controllo. La risposta di solito è di evitamento, richiesta di aiuto, socializzazione e super organizzazione o smarrimento. Le fobie sono moltissime e possono essere specifiche riguardanti un solo argomento oppure essere più complesse. Alcuni esempi possono essere: fobia scolare, sociale, del gatto, del cane, degli animali, delle auto ecc Sempre vanno affrontate e valutate approfonditamente per costruire un intervento personalizzato.
L’ipocondria si caratterizza come la paura di ammalarsi o di morire. Paura che di solito riguarda se stessi ma che a volte è rivolta verso i propri cari. Chi soffre di ipocondria segue si solito due strade o continua a fare o a far fare visite o le evita come la peste. Entrambe strategie che aumentano il problema invece di ridurlo. Ciò che occorr fare in questo caso è ripristinare un sano rapporto di equilibrio tra mente e corpo, per tornare a fidarsi di se stessi e per comprendere quando effettivamente c’è bisogno di preoccuparsi davvero.
Durante e dopo la gravidanza la donna viene inondata da una miriade di emozioni forti, siano essere positive e/o negative difficili da gestire. Gli ormoni governano la nave. Inoltre chi le sta attorno elargisce gentilmente una quantità smisurata di consigli non richiesti. La gravidanza è un momento fisiologico della vita di una donna che però a volte necessita di strumenti extra per essere vissuta a pieno con tutte le sue emozioni, positive e non. Allattamento incluso.
Il dubbio e il cosiddetto dubbio patologico vive di tutto ciò che facciamo per risolverlo. Un dubbio per essere utile si deve sciogliere quando arriva una risposta intelligente. Il problema del dubbio patologico è che non viene mai estinto da risposte intelligenti perché è la domanda di partenza ed essere scorretta. Così chi soffre di dubbio patologico, senza saperlo, aumenta il suo problema ogni volta che tenta di risolvere il dubbio stesso. Nostro compito di precisione sarà proprio quello di andare a rompere questo meccanismo di domanda e risposta risposta che tengono in ostaggio la persona.
Il disturbo ossessivo compulsivo si manifesta attraverso la ripetizione, mentale o fisica di alcuni gesti, comportamenti, frasi, percorsi, ragionamenti ecc. È uno dei disturbi della sfera del controllo, che più risulta invalidante. Spesso un rituale viene messo in atto per evitare qualcosa, per propiziare un evento o per riparare a qualcosa che è successo. Si pensa comunemente che il disturbo ossessivo compulsivo sia fuori dal controllo della persona e che non possa essere superato o gestito. In verità può essere gestito e a volte superato sia negli adulti che nei bambini e negli adolescenti. L’importante è adottare le giuste strategie di intervento volte a generare autonomia e non dipendenza.
Vivere un lutto è la più drammatica delle esperienze, ci piega, ci spezza e ci lascia a terra spesso inermi. A volte al lutto rispondiamo in modo quasi aggressivo, facendo finta che non sia successo, ma di solito lui ci presenta un conto molto salato con il passar del tempo. Nella vita possiamo vivere diversi lutti come per esempio la una persona cara, di un animale, una disabilità acquisita, la perdita di un lavoro, la fine di una relazione. Il lutto indica la fine, e noi in quel dolore dobbiamo passare se vogliamo che quella fine con il tempo si trasformi in un nuovo inizio.
Quando si vivono problemi di coppia si tende ad ignorarea difficoltà inizialmente e a credere che tutto passerà. Si lascia passare il tempo così tanto che spesso noi terapeuti veniamo interpellati come ultima spiaggia nel momento in cui la coppia sta quasi per saltare. La verità è che quando si incontrano difficoltà o problemi nella coppia, che poi si risolvono è opportuno fare da sé ma se i problemi rimangono occorre prendere per tempo il toro per le corna ed evitare di arrivare per modo di dire quando si è arrivati “alla frutta”
Il problema delle emozioni è che nessuno le vuole e no non solo quelle negative, ci sono persone che non gradiscono nemmeno quelle positive. Le emozioni, sono in questa nostra epoca, costantemente sotto controllo, sorvegliate speciali e guai a loro se provano a fuoriuscire. La verità è che le emozioni devono uscire, a noi sta la capacità di imparare a farle uscire correttamente senza troppi freni. Le emozioni se le sappiamo gestire non ci travolgono ci fortificano.
A volte ciò che ci tormenta e non si fa dormire la notte sono i problemi relazionali in generale. Facciamo fatica a capire come relazionarci anche per andare a prendere 1kg di pane dal panettiere, fatichiamo a dire al parrucchiere come vogliamo i capelli, difficilmente riusciamo a dire cosa vorremo ecc. Siamo nella sfera dei problemi relazionali che a volte riguardano anche gli affetti a noi più caro ma che spesso si presentano quando non conosciamo il nostro interlocutore. Anche qui con qualche piccola strategia possiamo provare modificare il nostro modo di vedere, sentire e agire per poter stra meglio anche con gli altri.
Passiamo più della metà del nostro tempo a lavorare e ancora non abbiamo capito che l’ambiente lavorativo e le relazioni lavorative vanno coltivate. Vanno coltivate per avere benessere organizzativo e personale. Le relazioni lavorative sono spesso sottovalutate e addirittura snobbate. Ma ricordate che se non siete felici a lavoro con ogni probabilità porterete dentro ad altri ambienti dea vostra vita il vostro Mood infelice.
Le relazioni tra genitori e figli sono estremamente delicate, pochi sono i genitori che sanno gestire la comunicazione con i propri figli. Spesso il problema si annida in uno stile genitoriale, senza attribuzioni di colpa alcuna, o ambivalente o troppo permissivo o addirittura troppo rigido. Occorre in questo caso ristabilire una commessa e un dialogo proprio a partire dalla comunicazione messa in atto nelle relazioni tra genitori e figli.
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A San Giovanni Lupatoto (VR) – via IV novembre, 18
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