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5 segnali che indicano la necessità di una terapia
Veronica Bertoncelli
Psicologa - Psicoterapeuta
1. Sentimenti di tristezza o disperazione persistenti
La tristezza è un’emozione normale che tutti proviamo di tanto in tanto. Quindi essere tristi ogni tanto non solo è normale, è proprio corretto. Se abbiamo in dotazione le lacrime un motivo ci sarà. Tuttavia, se i sentimenti di tristezza o disperazione diventano persistenti e interferiscono con la vita quotidiana, potrebbero essere un segno che è il momento di cercare il supporto di uno psicoterapeuta. Ossia, essere tristi quando accade un evento che interrompe bruscamente lo scorrere della nostra vita, o quando comunque nella nostra vita collezioniamo tante e sole fatiche è funzionale. Il problema si verifica e diventa necessario l’intervento specialistico di uno psicoterapeuta quando questo sentire non è transitorio ma rimane sempre . Proprio non se ne va. Ci si sveglia la mattina con una pressa al petto e un nodo alla gola ecc. Se il dolore e la tristezza li sappiamo vivere sappiamo anche lasciarli andare. Se non riusciamo in questo da soli occorre una persona in grado di far luce nel tunne, è questa persona è lo psicologo psicoterapeuta. Sentimenti di tristezza profonda, perdita di interesse per le attività che solitamente ci piacciono e difficoltà a concentrarsi, è una condizione comune che può essere trattata con successo attraverso la terapia.
2. Ansia e stress eccessivi
L’ansia è un’emozione normale che tutti proviamo in occasioni differenti, soprattutto in situazioni stressanti. Lo stress è una risposta psicofisiologica che utilizzata in modi differenti può essere in grado di aiutarci a risolvere le difficoltà o complicarle. Molto influisce anche il nostro modo acquisito di far fronte alle difficoltà. Lo stress, tanto demonizzato non è tutto negativo. Esiste anche quello positivo che appunto mi stimola a far meglio. Lo stress negativo è quello che mi spinge ad arrancare, proviene di solito da stimoli esterni e interni e mi fa percepire tutto come ansiogeno. La differenza sta quindi in come noi percepiamo e reagiamo a quello stress. L’ansia stessa può essere performante o inibente. Pertanto, ok ansia e stress buoni e stimolanti, ma se l’ansia o lo stress diventano troppo intensi o interferiscono con la vita quotidiana, potrebbe essere il momento di cercare il supporto di uno psicoterapeuta. Nel caso della terapia breve strategica il compito dello psicoterapeuta è quello di guidare la persona a percepire e reagire in modo diverso allo stimolo ansiogeno e stressante.
Questo significa insegnare proprio nuovi strumenti funzionali alla persona che dovranno essere poi mantenuti nel tempo. Come sempre la persona è parte attiva del lavoro, quindi come dico sempre si lavora insieme!
3. Difficoltà a gestire le emozioni
La capacità di gestire le emozioni la acquisiamo in tenera età e nelle prime relazioni che abbiamo. Questo significa che se non abbiamo sviluppato o avuto l’opportunità di sviluppare l’intelligenza emotiva da piccini e adolescenti, da adulti faremo forse un pò di fatica a gestirle. Chi fatica a gestire in modo costruttivo le proprie emozioni di solito fatica a gestire anche quelle di chi ha difronte. Fatica a tollerarle e a contenerle. Tutti abbiamo momenti in cui ci sentiamo sopraffatti dalle emozioni. Tuttavia, se ci sentiamo costantemente sopraffatti o incapaci di gestire le emozioni potrebbe essere che ci occorra un aiuto specifico. L’aiuto dello psicoterapeuta dovrebbe consistere, nella gestione delle emozioni, nel favorire l’intelligenza emotiva e quindi nello sviluppare nuove competenze. La terapia può aiutare a imparare a gestire le emozioni in modo più consapevole e a sviluppare capacità e risorse che la persona a volte credeva di non avere.
4. Problemi di relazione
Le relazioni sono una parte importante della vita e se funzionano possono essere una fonte di gioia e sostegno. Tuttavia, a volte le relazioni possono diventare difficili e causare stress. Solitamente se in questo campo qualcosa non va è difficilissimo che la persona possa essere felice e serena. Attenzione ho detto se qualcosa non va, e questo qualcosa che non va è sicuramente molto soggettivo. Se stai avendo problemi con il tuo partner, con i tuoi amici o con i membri della tua famiglia e non riesci a risolverli da solo, potrebbe essere il momento di cercare il supporto di uno psicoterapeuta. La terapia di coppia o la terapia familiare possono aiutare a migliorare le relazioni e a risolvere i problemi in modo costruttivo. Se ancora non hai visto ti ricordo il mio libro se vuoi dargli un’occhiata clicca qua -> “La coppia perfettibile: guida pratica per rimanere complici e felici dopo l’arrivo dei figli”.
Trovi diversi articoli su questo argomento nel mio sito, sui mie social e nel mio canale podcast “il Buongiorno del Lunedì”.
5. Cambiamenti significativi dello stile di vita o del comportamento
Ti sembrerà strano ma quando ci si trasferisce, si cambiano abitudini e non sappiamo, come detto sopra, affrontare in modo funzionale lo stress possiamo arrancare nella vita quotidiana. Sentirci sopraffatti. A volte anche il ritmo giornaliero lavorativo e familiare generano malesseri, perché si perde il nostro centro, il nostro focus. La gestione del tempo, l’organizzazione, la gestione dei propri spazi, di quelli lavorativi e familiari, la difficoltà a porre confini nelle relazioni possono essere motivo di mancanza di serenità. Lo psicoterapeuta può aiutare tantissimo in questi casi a ritrovare il proprio centro, a gestire i cambiamenti significativi dello stile di vita o del comportamento.
Conclusione
Se stai affrontando uno o più di questi segnali, potrebbe essere il momento di cercare il supporto di uno psicoterapeuta. La terapia può essere un modo efficace per affrontare i problemi di salute mentale e migliorare la qualità della vita. Non essere timido nel cercare il supporto di un professionista: l’importante è prendersi cura della propria salute mentale e fare il primo passo verso il benessere.
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